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Intolleranza al frumento: sintomi, cause e come gestirla

La nostra dieta è ricca di cereali e il frumento risulta tra i più consumati al mondo.
Lo troviamo presente, ad esempio, in alimenti come pane, pasta, biscotti e molti altri prodotti, ed è una fonte primaria di carboidrati per molte persone. 

Tuttavia, per alcuni, il consumo di frumento può talvolta causare disturbi che si identificano in un’ intolleranza a questo cereale.
Questa condizione può influire notevolmente sul benessere quotidiano, rendendo spesso necessario apportare cambiamenti alla propria alimentazione.

In questo articolo vediamo insieme quali sono i sintomi dell'intolleranza al frumento, le cause, la differenza tra questa condizione e la celiachia, e forniremo consigli su cosa mangiare e cosa evitare.

I sintomi dell’intolleranza al frumento

L'intolleranza al frumento si manifesta attraverso una serie di sintomi che possono variare in intensità da persona a persona.
Riconoscere questi segnali si rivela essere fondamentale per identificare la condizione e per prendere le adeguate misure. 

I sintomi più comuni dell'intolleranza al frumento includono:

- Aerofagia: accumulo di gas che provoca eruttazioni frequenti e flatulenza;

- Gonfiore addominale: sensazione di pienezza e tensione nell'addome dopo i pasti;

- Dolore addominale: crampi o dolori diffusi nella zona dello stomaco;

- Dispepsia: sensazione di pesantezza o lentezza/difficoltà nella digestione;

- Alterazioni dell'alvo: diarrea o stitichezza, con evacuazioni frequenti o difficoltà a evacuare;

- Nausea: malessere che può talvolta portare al vomito;

- Cefalea: mal di testa ricorrenti;

- Affaticamento: stanchezza cronica;

- Eruzioni cutanee: dermatiti o eczema;

- Dolori articolari: infiammazioni o dolori alle articolazioni.

I sintomi, tendenzialmente, si possono manifestare poche ore dopo il consumo di alimenti contenenti frumento.

Spesso, però, possono essere confusi con altre problematiche gastrointestinali.
Per questo, si dimostra necessario tenere un diario alimentare che aiuti a identificare la correlazione tra l'assunzione di frumento e l'insorgenza dei sintomi.

Cause dell'intolleranza al frumento

Le cause precise dell'intolleranza al frumento non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che possano essere legate a diversi fattori.

Una possibile spiegazione risiede nella difficoltà nel digerire alcune proteine presenti nel frumento, come le gliadine e le glutenine, che costituiscono il glutine.
Questa difficoltà digestiva può portare all'accumulo di sostanze non completamente digerite nell'intestino, causando irritazione e sintomi associati.

Un altro fattore potrebbe essere, poi, la presenza di FODMAPs nel frumento.
I FODMAPs sono carboidrati fermentabili che, in individui sensibili, possono provocare disturbi digestivi come gonfiore, dolore addominale e alterazioni dell'alvo.

Inoltre, uno squilibrio nella flora batterica intestinale (disbiosi) può influenzare la capacità di digerire correttamente il frumento, causando i sintomi dell'intolleranza.

Differenza tra celiachia e intolleranza al frumento

È importante distinguere tra celiachia e intolleranza al frumento, poiché si tratta di condizioni diverse con implicazioni differenti.

La celiachia è una malattia autoimmune in cui l'ingestione di glutine provoca una reazione immunitaria che danneggia la mucosa dell'intestino tenue.
Questo danneggiamento porta a un malassorbimento dei nutrienti e può causare seri problemi di salute nel lungo termine.

La celiachia viene diagnosticata attraverso specifici esami del sangue e una biopsia intestinale e, chi ne è affetto, deve eliminare completamente e permanentemente il glutine dalla propria dieta.

L'intolleranza al frumento, al contrario, non coinvolge una risposta autoimmune né causa danni all'intestino tenue.
I sintomi sono generalmente limitati al tratto gastrointestinale e non ci sono marcatori specifici per la diagnosi.

L'intolleranza al frumento può essere gestita con una dieta adeguata e, in alcuni casi, i sintomi possono migliorare col passare tempo.

VIDEO: Celiachia, allergia al frumento, intolleranza al glutine: le differenze, la diagnosi e la gestione

Intolleranza al frumento: cosa non mangiare

Per gestire l'intolleranza al frumento, è necessario evitare alimenti che lo contengono o suoi derivati.
Tra questi:

- Pane e prodotti da forno: pane, pizza, focaccia, biscotti e preparati con farina di frumento;

- Pasta e noodles: pasta tradizionale, noodles e cous cous a base di frumento;

- Cereali per la colazione: molti cereali contengono frumento o glutine:

- Salse e condimenti: alcune salse e sughi pronti possono contenere farina di frumento come addensante;

- Alimenti impanati o fritti: spesso impanati con pangrattato o farina di frumento;

- Birra: la birra tradizionale è prodotta con orzo e frumento;

- Prodotti trasformati: snack, barrette energetiche e altri alimenti confezionati che possono contenere frumento nascosto.

È fondamentale, infine, leggere attentamente le etichette degli alimenti per identificare la presenza di frumento o suoi derivati.

Intolleranza al frumento: cosa mangiare

Nonostante le restrizioni, esistono molte alternative alimentari che permettono di seguire una dieta equilibrata e, comunque, gustosa.

Cereali come riso, mais, quinoa, miglio, grano saraceno, amaranto e sorgo sono ottimi per essere utilizzati in molte preparazioni culinarie.

Le farine alternative, come quelle di riso, mais, mandorle, cocco, ceci e grano saraceno, sono ideali per preparare pane e dolci fatti in casa.

Inoltre, esistono pane e pasta senza frumento disponibili in molti supermercati e negozi specializzati.

Le proteine come carne, pesce, uova e legumi costituiscono ottime fonti nutrizionali.

Frutta e verdura, poi, sono naturalmente prive di frumento e dovrebbero essere consumate in abbondanza.

Anche i latticini come latte, yogurt e formaggi possono essere inclusi nella dieta se non si hanno altre intolleranze, così come frutta secca e semi.

Sperimentare con nuove ricette e ingredienti può rendere la dieta varia e soddisfacente, nonostante le limitazioni legate all'intolleranza al frumento.

Conclusione

Affrontare l'intolleranza al frumento può sembrare impegnativo, ma con le giuste informazioni e il supporto adeguato è possibile gestire la condizione efficacemente.

Un modo innovativo per semplificare la gestione delle proprie esigenze alimentari è utilizzare MyCIA e la Carta d'Identità Alimentare.

MyCIA è un'applicazione che permette di creare un profilo personale in cui indicare intolleranze, allergie e preferenze alimentari.

La Carta d'Identità Alimentare, integrata nell'app, aiuta a selezionare piatti adatti alle proprie esigenze quando si mangia fuori casa, consultando menù digitali personalizzati nei ristoranti aderenti.
Questo strumento può contribuire a facilitare la vita quotidiana, consentendo di godersi un pasto al ristorante senza preoccuparsi di ingredienti indesiderati.

Ascoltare il proprio corpo e adottare strategie efficaci è fondamentale per migliorare il benessere e la qualità della vita.

Consultare un professionista della salute per una diagnosi accurata e utilizzare strumenti come MyCIA può fare la differenza nel gestire l'intolleranza al frumento in modo sereno e informato.

Aggiornato il 12-11-2024 16:35:00