Ognuno di noi sa che il benessere del nostro organismo dipende in larga misura dalla dieta che adottiamo.
Le intolleranze alimentari, come abbiamo visto in altri articoli del blog MyCIA, rappresentano un fenomeno piuttosto diffuso che, a differenza delle allergie, non coinvolgono in modo diretto il sistema immunitario, ma provocano ugualmente disturbi fastidiosi che possono influire su molteplici funzioni dell’organismo stesso.
Nonostante, ad oggi, non esista un consenso unanime che colleghi in modo diretto e sistematico le intolleranze alimentari a sintomi oculari, alcune persone, riferiscono un peggioramento di problemi agli occhi (per esempio secchezza, irritazione o fotofobia) quando assumono determinati alimenti cui risultano intolleranti o sensibili.
Vediamo, dunque, il legame tra intolleranze alimentari e disturbi visivi, illustrando le cause, i sintomi correlati e i principali approcci per affrontare il problema.
Cos’è un’Intolleranza Alimentare?
Un’intolleranza alimentare consiste in una reazione avversa a determinati cibi o componenti alimentari, che non comporta un coinvolgimento diretto del sistema immunitario.
Questo aspetto la distingue, come accennato sopra, dall’allergia vera e propria, la quale scatena una risposta immunologica specifica (spesso associata a un aumento di anticorpi IgE) e può portare a sintomi anche gravi e immediati che possono arrivare, nei casi più estremi, allo shock anafilattico.
Nelle intolleranze alimentari, invece, l’organismo ha difficoltà a metabolizzare o digerire alcuni componenti: un esempio può essere il lattosio o il glutine.
In questi casi compaiono sintomi per lo più gastrointestinali (gonfiore, crampi, diarrea), ma possono manifestarsi anche disturbi extra-intestinali, tra cui spossatezza, mal di testa, irritazioni cutanee e, in determinate situazioni, problemi oculari.
Perché le intolleranze alimentari possono influenzare la vista?
Tendenzialmente, associare i disturbi oculari alle intolleranze alimentari non è immediato, né comune, eppure uno stato di infiammazione persistente può influenzare molte funzioni corporee.
Nel momento in cui ingeriamo cibi che l’organismo non tollera, la mucosa intestinale può irritarsi, alterando l’equilibrio del microbiota e favorendo il rilascio di mediatori pro-infiammatori.
Questi composti chimici, oltre a generare i comuni sintomi gastrointestinali, possono influenzare anche altre parti del corpo non direttamente correlate, tra cui l’apparato visivo.
Inoltre, alcune intolleranze, come i cibi ricchi di istamina o di sostanze istamino-liberatrici, possono accentuare fenomeni di reazione infiammatoria che coinvolgono anche la congiuntiva o altre strutture oculari.
L’occhio, essendo un organo molto delicato, è dotato di diversi meccanismi di protezione, come il film lacrimale.
Se l’infiammazione è costante, la capacità di quest’organo di restare idratato e ben lubrificato può ridursi, comportando secchezza o irritazione.
È importante sottolineare che i disturbi visivi non sempre sono connessi alle intolleranze: problemi refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) o patologie vere e proprie (glaucoma, degenerazioni retiniche) hanno cause specifiche, differenti dal cibo che consumiamo.
Tuttavia, se dopo aver introdotto determinati alimenti si nota un peggioramento della vista o la comparsa di bruciore e secchezza, può essere utile indagare una possibile correlazione con la dieta.
Il consiglio è quello di rivolgersi sempre ad un professionista sanitario nel caso di notino tali manifestazioni e si sospetti di una qualsiasi correlazione.
Quali sono i disturbi visivi correlati?
I sintomi oculari legati a un’intolleranza alimentare possono presentarsi in modi diversi. Quelli più comuni includono:
- Visione offuscata: un’infiammazione eccessiva può comportare squilibri nella produzione di lacrime o nella salute della cornea, provocando una percezione meno nitida di oggetti e colori.
In alcuni casi, questo sintomo si manifesta a intermittenza e migliora da solo al ridursi dell’infiammazione.
- Fotofobia (sensibilità alla luce): quando la superficie oculare è irritata o in presenza di un’infiammazione che rende l’occhio più suscettibile a stimoli esterni, può presentarsi un fastidio persistente alla luce.
Chi soffre di tale sintomo, potrebbe avvertire la necessità di strizzare gli occhi in ambienti illuminati o di indossare occhiali da sole anche in situazioni normali.
- Occhi secchi o irritati: se il film lacrimale è alterato, può non riuscire a proteggere adeguatamente l’occhio. Se la lacrimazione è insufficiente si possono verificare arrossamenti, prurito e bruciore.
- Bruciore agli occhi: questo sintomo può essere associato a vari fattori, compresa la reazione a particolari componenti alimentari che innescano un’infiammazione sistemica. Se la mucosa oculare è irritata, la sensazione di bruciore tende a intensificarsi, soprattutto in ambienti secchi o polverosi.
Come anticipato, è bene ricordare che queste manifestazioni non sono sempre e soltanto legate alla dieta, ma un’intolleranza alimentare può contribuire a peggiorarle.
Un controllo medico, dunque, è sempre consigliato.
Quali sono i rimedi e le soluzioni?
La gestione delle intolleranze alimentari e dei relativi disturbi visivi richiede un intervento ampio, che spazia dall’individuazione degli alimenti problematici alla cura dell’apparato oculare.
Un primo passo consiste nell’eliminazione graduale di alcuni cibi per identificare le possibili cause dei sintomi.
È bene sottolineare che la dieta ad esclusione è preferibile svolgerla con l’aiuto di un nutrizionista o di un medico, così da evitare carenze e chiarire con precisione l’origine dell’intolleranza.
Per quanto riguarda la cura dell’occhio, alcuni integratori possono fornire supporto alla vista e aiutare a ridurre l’infiammazione.
Gli acidi grassi omega 3, contenuti in pesci come salmone e sgombro o disponibili sotto forma di capsule, possono contrastare la secchezza oculare e mantenere in equilibrio le membrane cellulari.
Anche la luteina, insieme ad altre sostanze come zeaxantina, vitamina C, vitamina E e zinco, contribuisce al benessere della retina e svolge un’azione antiossidante.
Nel sospetto di reazioni di natura immunitaria, un allergologo è la figura di riferimento per test specifici che individuino eventuali allergie o ipersensibilità mentre, un nutrizionista o un dietologo, possono fornire indicazioni su una dieta equilibrata che eviti gli alimenti incriminati, garantendo comunque un adeguato apporto di vitamine e minerali.
Se i disturbi visivi persistono, è opportuno rivolgersi a un oculista per escludere altre patologie e, se necessario, ricevere indicazioni su eventuali colliri antinfiammatori, antistaminici o lubrificanti, particolarmente utili quando l’occhio è molto secco o l’infiammazione è accentuata.
Conclusione
Alcune volte, le intolleranze alimentari, possono manifestarsi con sintomi che vanno ben oltre il tratto gastrointestinale e, in alcuni casi, riguardare anche la salute degli occhi.
Un’infiammazione cronica o una reattività eccessiva a certi alimenti possono contribuire a sensazioni di bruciore, secchezza, fotofobia o visione offuscata.
Individuare gli alimenti problematici, pianificare una dieta bilanciata e affidarsi a specialisti come allergologi, nutrizionisti e oculisti costituisce la strada principale per gestire al meglio queste problematiche.
Parallelamente, possono rivelarsi molto utili anche strumenti come MyCIA e la Carta d’Identità Alimentare per gestire al meglio le proprie necessità alimentari anche fuori casa.
Questi strumenti, infatti, permettono di creare un profilo personalizzato in cui indicare intolleranze, allergie o altre esigenze alimentari (oltre alle semplici preferenze) e di consultare menù digitali su misura nei ristoranti aderenti.
In questo modo, anche chi soffre di disturbi alimentari o segue specifiche diete, può mangiare fuori casa con serenità, evitando di incorrere in alimenti problematici o non di proprio gusto.
Con una buona informazione, un approccio attento e la collaborazione di professionisti, è possibile ridurre i sintomi e tutelare la salute visiva, godendo al contempo del piacere di un’alimentazione varia e gustosa.