Da non confondere con l’allergia*, l’intolleranza al lattosio è una condizione in continua crescita che ad oggi conta il 50% degli italiani.
Molti di noi, infatti, sono nati o hanno sviluppato negli anni questo tipo di intolleranza, causata dalla carenza di lattasi nel proprio organismo, l’enzima responsabile di processare il lattosio contenuto nel latte e nei suoi derivati.
Ma come si manifesta l’intolleranza al lattosio?
*https://www.mycia.it/blog/articles/allergia-e-intolleranza-alimentare-differenze-sintomi-e-diagnosi
Sintomi dell’intolleranza al lattosio nell’adulto, bambini e neonati
I sintomi nell’adulto
Non tutte le persone adulte manifestano i sintomi dell’intolleranza al lattosio allo stesso modo.
Tali sintomi, infatti, possono variare dai disturbi più lievi, fino a quelli più gravi e con una durata più o meno variabile.
Mediamente, i sintomi dell’infiammazione dovuta a questa intolleranza, tendono a durare una manciata di ore ma possono anche arrivare a più giorni, iniziando a manifestarsi tra la mezz’ora e le due ore di distanza dall’assunzione di latte o derivati.
I sintomi tipici sono di tipo gastrointestinale e comprendono: gonfiore, reflusso, crampi addominali, flatulenza, diarrea e talvolta nausea.
Altri sintomi correlati possono essere: mal di testa, senso di affaticamento e depressione.
I sintomi nel bambino
Nel bambino, oltre ai sintomi descritti sopra per l’adulto, si possono manifestare altre condizioni alle quali prestare attenzione.
Tra queste possiamo trovare: malnutrizione, diarrea cronica, problemi correlati alla crescita, dolori allo stomaco e coliche.
I sintomi nel neonato
Nonostante ci sia una maggiore difficoltà nel riconoscere i sintomi nel neonato, i segni più comuni si manifestano con: irritabilità, distensione e/o gonfiore addominale, diarrea e vomito.
È comunque consigliato riferirsi al proprio medico pediatra in caso di sintomi che destino il sospetto di un’intolleranza alimentare dell’infante.
Dieta senza lattosio per dimagrire: funziona?
Una dieta priva di lattosio è sicuramente necessaria per coloro che soffrono di questo disturbo. I benefici sono rilevabili nell’immediato e non richiedono particolari sforzi o privazioni; basterà fare attenzione nella scelta degli alimenti da assumere, basandosi sulla propria “identità alimentare*”
*https://www.mycia.it/blog/articles/identita-alimentari-scegliere-cosa-mangiare-senza-pregiudizi
Dopo aver accertato con il medico specialista l’entità e la causa del problema attraverso alcuni test specialistici (breath test*), oltre al netto miglioramento dell’intero organismo, sarà anche possibile notare una perdita di peso.
*https://it.wikipedia.org/wiki/Test_del_respiro
Ma proviamo a spiegare il motivo.
I sintomi dell’intolleranza dipendono da una carenza dell’enzima lattasi*, rendendo l’organismo incapace di processare il lattosio e di dividerlo nei due zuccheri semplici che lo compongono: il glucosio* e il galattosio*.
Questo deficit, stimolando il pancreas a una maggiore produzione insulinica* e comportando uno scorretto utilizzo delle cellule del glucosio, porta l’organismo a trasformare gli alimenti in grasso corporeo, anziché in energia.
*https://it.wikipedia.org/wiki/Lattasi
*https://it.wikipedia.org/wiki/Glucosio
*https://it.wikipedia.org/wiki/Galattosio
*https://it.wikipedia.org/wiki/Insulina
Non solo coloro che sono intolleranti al lattosio, però, si avvicinano a questo tipo di scelta.
In molti, infatti, intraprendono questa dieta con l’obiettivo di perdere peso.
Ma funziona davvero?
Spesso, il latte e i derivati come i formaggi, vengono associati ad alimenti grassi e di difficile digestione. Questo è in parte vero, considerando che sono alimenti di origine animale che contengono grassi saturi* che vanno ad aumentare i valori del cosiddetto “colesterolo cattivo”.
D’altro canto, i latticini contengono molti elementi nutritivi, come ad esempio il calcio, utili a mantenere un buono stato di salute.
Per questo, una valida alternativa potrebbe essere la scelta di alimenti delattosati che, senza falsare il prodotto in termini di gusto e proprietà nutritive, lo rendono più leggero e facilmente digeribile, non solo per gli intolleranti.
*https://it.wikipedia.org/wiki/Acidi_grassi_saturi
Rimane comunque consigliabile rivolgersi ad un professionista per non rischiare di intraprendere diete improvvisate che mettano in pericolo l’equilibrio alimentare e di conseguenza la nostra salute.
Inoltre, non bisogna dimenticare che una perdita di peso salutare dipende sempre dall’apporto calorico complessivo insieme ad un buon livello di attività fisica.
Quali alimenti evitare
Nella dieta priva di lattosio è importante evitare ogni alimento derivato dal latte o che ne contenga traccia.
Infatti, molti prodotti lavorati, nascondono al loro interno ingredienti utilizzati nel processo di lavorazione, derivati dal latte.
Alcuni esempi potrebbero essere i biscotti, il pane confezionato o i salumi.
Il consiglio è quello di leggere sempre attentamente le etichette dei prodotti, facendo attenzione alle voci riportate e che potrebbero elencare ingredienti come latte, latte in polvere, siero di latte, lattosio e caseina.
Quali alimenti mangiare con moderazione
Nonostante l’intolleranza al lattosio, è comunque possibile consumare alcuni elementi che ne contengono traccia, facendo però attenzione a limitarlo a piccole quantità.
Tra questi alimenti, è possibile consumare alcuni formaggi stagionati come il parmigiano. Questi formaggi, infatti, contengono molto meno lattosio rispetto ad altri latticini.
Come sempre, vale la regola de “il troppo stroppia” ed è buona norma farne un consumo controllato, monitorando gli eventuali segnali del nostro corpo.
Ricordati che il tuo corpo sa sempre come parlarti. Bisogna solo saperlo ascoltare.
Quali alimenti sono consentiti
Anche se pensare ad una dieta senza lattosio può sembrare una cosa terribile, possiamo dirti in tutta tranquillità che non lo è affatto.
Fortunatamente, sono moltissimi gli alimenti che possono essere consumati senza ansie e preoccupazioni.
Ne sono un esempio la frutta e la verdura, la carne, il pesce, le uova e tutti i cereali come, ad esempio, il riso, il mais e la quinoa.
A questi alimenti sarà poi possibile aggiungere tutti i prodotti delattosati e le alternative al latte come il latte di mandorla, di cocco, riso, mandorla o soya.
Esempio dieta settimanale per l’intolleranza al lattosio
Si arriva sempre al punto in cui, una volta presa la decisione di iniziare a seguire una dieta ci si chiede: “come posso organizzare la mia settimana alimentare?”
Ecco, allora, un esempio di dieta settimanale per chi soffre di intolleranza al lattosio (e non):
Colazione |
Pranzo |
Cena | |
Lunedì |
Tè + pane integrale con marmellata + frutta fresca di stagione |
Pasta al pomodoro e basilico + contorno di verdure di stagione |
Vellutata di zucca con farro + uova + contorno di verdura di stagione |
Martedì |
Latte di mandorla + fette biscottate integrali con marmellata + frutta fresca di stagione |
Petto di pollo alla griglia + verdure saltate in padella |
Salmone al cartoccio + patate al forno e verdure fresche di stagione |
Mercoledì |
Caffè + pane integrale con crema di frutta secca + frutta fresca di stagione |
Pasta con broccoli + contorno di verdura di stagione |
Minestrone di fagioli con crostini integrali + contorno di verdura di stagione |
Giovedì |
Latte di riso + fette biscottate integrali con marmellata + frutta fresca di stagione |
Vellutata di piselli e patate + contorno di verdura di stagione |
Arrosto di maiale + contorno di verdura di stagione + una fetta di pane integrale |
Venerdì |
Tè + pane integrale con uova strapazzate + frutta fresca di stagione |
Pasta al sugo + contorno di verdura di stagione |
Filetto di orata + contorno di verdura di stagione + pane integrale |
Sabato |
Yogurt di soya con muesli + frutta fresca di stagione |
Insalata di pollo con verdure miste di stagione |
Pizza con mozzarella senza lattosio, farine grezze e lievito madre |
Domenica |
Porridge di avena + latte di cocco + mirtilli |
Risotto ai funghi + contorno di verdura di stagione + frutta |
Filetto di manzo + verdure fresche di stagione + pane integrale |
A questi piatti si possono aggiungere degli spuntini a metà mattinata e pomeriggio scegliendo tra frutta fresca, yogurt di soya o frutta secca.
Questo è solo un esempio di dieta senza lattosio da non prendere assolutamente come regola da seguire.
Ogni persona risponde diversamente agli alimenti, per questo raccomandiamo sempre di consultare il tuo medico o uno specialista nutrizionista/dietologo.